Negli ultimi anni, tra le principali tendenze del web, hanno preso sempre più piede le rappresentazioni grafiche di dati, statistiche e informazioni denominate infografiche. La loro diffusione è da associare principalmente ai social network, ai blog e alle riviste perché rendono più semplice e immediata (oltre che divertente) la comprensione di un determinato argomento.
Non a caso, il web sfrutta tantissimo il potere delle immagini in generale per raggiungere velocemente l’attenzione del lettore, coinvolgerlo e invitarlo a compiere un’azione (che sia mettere un like o condividere il contenuto). Ecco perché anche le infografiche rientrano a tutti gli effetti tra le principali tecniche per la realizzazione di un content marketing di successo.
Cos’è un’infografica?
Prima di scoprire come realizzare un’infografica performante è doveroso spiegare in cosa consiste: si tratta della rappresentazione visiva di una raccolta di dati o di materiale informativo o divulgativo. In poche parole, attraverso un’infografica è possibile ottenere un gran numero di informazioni in modo rapido e sintetico cogliendone i tratti essenziali.
L’infografica non è figlia del web, dato che era già presente nei geroglifici egizi; Internet ha semplicemente incentivato la sua popolarità e l’ha sfruttata per rendere contenuti difficili da comprendere fruibili a tutti.
10 consigli per realizzare una valida infografica
Detto questo, per creare un’infografica di valore, che sappia realmente esplicare al meglio un determinato argomento, bisogna partire con la raccolta dati, per poi procedere alla loro analisi e a una successiva divisione in categorie. Creando ordine sarà possibile estrarre le informazioni più interessanti e trasferirli sull’infografica che, per attirare l’attenzione dell’utente, dovrà seguire queste semplici 10 regole:
1. Definire l’obiettivo finale
Qual è l’obiettivo dell’infografica? Acquisire nuovi clienti? Divulgare contenuti? Intrattenere il pubblico? Aumentare l’awareness del brand? Solo dopo aver definito il fine ultimo della sua realizzazione sarà possibile selezionare i dati salienti e impostare la grafica e la struttura dell’immagine.
2. Individuare il pubblico
Un’infografica si rivela efficace se riesce a coinvolgere il pubblico di riferimento. Per far sì che questo avvenga, il target deve essere analizzato e selezionato a priori, tenendo in considerazione i suoi gusti e i suoi bisogni. La domanda da porsi è: cosa piace agli utenti? Trovata la risposta, procedere sarà un gioco da ragazzi.
3. Creare una storia
Il fascino di un’infografica non è data dall’accozzaglia a caso di immagini vettoriali e testo, anzi: la sua potenzialità sta proprio nell’essere in grado di veicolare un messaggio raccontando una vera e propria storia, che deve essere pensata e strutturata al meglio. In fondo, a chi non piacciono le storie?
4. Essere sintetici e pertinenti
Considerando che un lettore impiega circa 3 minuti per leggere un’infografica è necessario che le nozioni da trasmettere debbano essere condensate in questo lasso di tempo. Per farlo è possibile seguire 3 semplici step:
- comunicare qualcosa di nuovo
- sintetizzare
- dividere i contenuti in più punti
In questo modo il lettore sarà più propenso a portare a termine la lettura, alla fine della quale avrà reperito tutte le informazioni di suo interesse senza aver perso tempo o essersi annoiato.
5. Fare attenzione alle fonti
Nello scegliere un argomento da trattare è importante consultare più fonti, in modo da non solo rendere l’infografica attendibile e completa, ma anche per rendere l’esposizione molto più interessante. In questo caso possono aiutare i dati pubblici di Eurostat e Istat, che possono essere consultati anche dall’utente stesso.
6. Scegliere un titolo accattivante
Come per qualunque contenuto, anche nel caso dell’infografica il titolo è fondamentale. Non a caso, il 90% delle persone decide di leggere o meno un’infografica in base proprio allo stile dell’intestazione: più è attraente e maggiore sarà la curiosità innescata nel lettore.
7. Realizzare un design coinvolgente
La veste grafica è importante tanto quanto il titolo, dato che deve essere talmente tanto seducente da invogliare il lettore a saperne di più. La bellezza estetica e visiva, però, deve sempre tenere conto del fatto che l’infografica serve principalmente a semplificare la comprensione dei dati, quindi può essere utile seguire questo schema:
- fare una netta distinzione tra blocchi tematici, magari distinguendolo per colore;
- applicare la formattazione nel testo, usando grassetti ed elenchi puntati/numerati;
- preferire immagini e segni grafici al posto del testo, quando è possibile e senza eccedere;
- inserire brevissime descrizioni in ogni blocco di testo.
Con questa struttura, l’infografica dovrebbe riuscire a centrare entrambi i punti: catturare l’attenzione visiva dell’utente e fornirgli le informazioni che desidera ottenere.
8. Condividere su blog e social network
Un’infografica esiste realmente solo e soltanto se viene diffusa attraverso i principali canali di condivisione, quali blog e social network: i primi trattano solitamente argomenti affini al prodotto, i social fanno delle immagini la loro arma migliore. Più un’infografica verrà condivisa e maggiore sarà la possibilità di arrivare a un pubblico più vasto.
9. Citare le fonti
Per far sì che un utente si fidi è necessario che un’infografica citi la fonte dalla quale ha attinto le informazioni, soprattutto se si tratta di argomenti delicati che necessitano di essere confutati. Poco importa se la sua struttura è eccezionale e se i colori, le immagini e i testi sono ben pensati: se il contenuto riportato non è veritiero, l’utente lo capirà e cercherà altrove.
10. Aggiungere un sommario
Alla fine dell’infografica, per concludere in bellezza, è sempre consigliato inserire un sommario che tiri le somme e, al contempo, focalizzi l’attenzione del lettore sul messaggio trasmesso. Si tratta di un riassunto nel riassunto, molto utile soprattutto per i lettore più distratti o svogliati.