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Le regole per una scheda prodotto ecommerce perfetta

Chiunque decida di realizzare un ecommerce con l’obiettivo di incrementare il proprio business vendendo prodotti/servizi anche online non può non prestare attenzione a un aspetto fondamentale: la scheda prodotto.

Proprio quest’ultima, infatti, presenta e descrive ciò che si intende proporre ai possibili acquirenti o ai clienti fidelizzati, pertanto deve essere strutturata in modo esaustivo, comprensibile e soprattutto efficace.

Cos'è una scheda prodotto

Per scoprire come dar vita a una scheda prodotto capace di far ottenere validi risultati, è importante fare un passo indietro e comprendere in cosa consista realmente:

La scheda prodotto di un ecommerce è una pagina composta da contenuti testuali e multimediali inerenti uno specifico prodotto/servizio dello store online. Il suo obiettivo consiste nell’informare e nell’educare l’utente in merito alle caratteristiche dello stesso, convincendolo e spingendolo all’acquisto.

Detto questo, appare chiaro quanto sia fondamentale realizzare schede prodotto intuitive, semplici, complete e performanti. E se i modi per poterlo fare sono davvero numerosi, ecco di seguito 6 consigli utili da dover assolutamente tenere a mente:

1. Inserire elementi multimediali

L’occhio vuole la sua parte, sempre: ecco perché, anche nel caso di una scheda prodotto ecommerce, la prima cosa che un utente nota è sicuramente la veste grafica. Il cervello, infatti, viene in primis catturato dai contenuti multimediali, cioè foto e video e, solo in un secondo momento, dal testo.

Di conseguenza, ogni negozio online deve munirsi di shooting fotografico professionale, che preveda immagini ad alta risoluzione (maggiore ai 300 pixels); solo così, infatti, è possibile “far toccare con mano” un prodotto all’utente, anche se in modo del tutto virtuale.

Ma non solo: bisogna prevedere anche la contestualizzazione dei singoli prodotti (es. se si tratta di capi di abbigliamento, il consiglio è di fotografarli indossati) e la possibilità di ingrandire/ridurre l’immagine.

Ingrandimento e riduzione dell’immagine

Poter analizzare un prodotto in ogni singolo dettaglio è ormai imprescindibile, anche perché l’utente ha a sua disposizione talmente tante opzioni che andare a ricercare “il pelo nell’uovo” diventa per lui inevitabile.

Esistono 2 modi diversi per consentire ingrandimento/riduzione delle immagini:

  • prevedere una sezione specifica destinata ai dettagli del prodotto;
  • prevedere l’azione di zoom approfondito.

Inoltre, è utile mostrare l’articolo in tutte le sue varianti di colore, forma e dimensione; così facendo, l’utente può valutare di acquistare un’altra versione dello stesso prodotto potendola vedere prima di passare al checkout.

Alcuni siti (soprattutto quelli che vendono auto), poi, consentono all’utente di personalizzare il proprio prodotto, oppure di realizzarlo esattamente come lo desiderano attraverso l’implementazione di un configuratore.

2. Scrivere contenuti testuali completi e dettagliati

In secondo luogo, poi, è importantissimo focalizzarsi sui contenuti testuali che devono essere in grado di fornire tutte le informazioni possibili all’utente in modo chiaro, diretto e preciso.

In linea di massima, ecco cosa non dovrebbe mai mancare all’interno di una scheda prodotto fatta bene:

  • nome del prodotto, fondamentale quando si trattano articoli di elettronica (smartphone, pc) che vengono identificati con una sigla o un numero specifici;
  • prezzo, dando anche la possibilità all’utente di selezionare il numero di articoli che desidera acquistare;
  • materiale di realizzazione;
  • tempi di consegna;
  • costi di spedizione;
  • eventuale presenza della garanzia;
  • condizioni di reso e rimborso.

Questi elencati sono i dettagli che non bisognerebbe mai trascurare, ma anche le descrizioni devono essere accattivanti, convincenti e coinvolgenti. Nello specifico:

  • informano l’utente su tutte le caratteristiche del prodotto attirando la sua attenzione;
  • coinvolgono l’utente mettendo in risalto i vantaggi derivanti dall’acquisto;
  • contribuiscono al posizionamento SEO sfruttando le keyword relative al settore di riferimento.

Un piccolo ostacolo nella stesura dei testi può sopraggiungere quando il catalogo di un ecommerce presenta prodotti molto simili tra loro che, di conseguenza, possono rendere difficile la realizzazione di descrizioni originali e creative.

Il segreto sta nell’organizzazione della struttura: ogni testo può essere suddiviso in paragrafi, ciascuno da dedicare a caratteristiche specifiche del singolo prodotto, spiegando come si possa utilizzare così come in cosa consistano le sue funzionalità.

Le idee non mancano e basta mettersi nei panni dell’utente per cercare di comprendere quali possano essere le domande che potrebbero sorgere in merito a un articolo e le eventuali risposte che ogni classico commesso potrebbe dare per essere disponibile ed esaustivo.

3. Implementare le recensioni

Un altro aspetto fondamentale riguarda le recensioni, che non devono assolutamente mancare in correlazione a una scheda prodotto, considerando che si tratta di pareri oggettivi (di solito) forniti da altri utenti che hanno acquistato lo stesso prodotto.

Per capirne realmente l’importanza, si possono consultare i dati rilevati da hostingtribunal.com:

  • il 72% dei consumatori acquista un prodotto solo dopo aver letto attentamente le recensioni;
  • il 15% degli utenti non acquista (perché non si fida) su negozi online privi di recensioni.

Far vedere a un probabile acquirente che altre persone hanno già acquistato prodotti dell’ecommerce e che hanno vissuto un’esperienza positiva può essere utile al raggiungimento di 2 obiettivi principali:

  • si ottengono feedback direttamente dal mercato: venendo a conoscenza dell’opinione del consumatore su un determinato prodotto, chi vende è in grado di capire se sta procedendo verso la direzione giusta o se deve migliorare qualcosa;
  • si instaura un rapporto di fiducia con l’utente: quest’ultimo, sapendo che l’opinione deriva da una persona “normale” come lui, sarà più motivato nel crederle e nel procedere con l’acquisto.

L’implementazione delle recensioni può avvenire seguendo strade diverse, anche attraverso il supporto di servizi esterni affidabili e garantiti.

4. Poter condividere

Quante volte, andando a fare shopping, si decide di andare in compagnia di un amico o un familiare per ottenere un parere esterno (e sincero)? Lo stesso vale per gli acquisti online, solo che in questo caso si può semplicemente inoltrare il prodotto via Whatsapp o altro servizio di messaggistica istantanea al supporter prescelto.

Ecco perché dare all’utente la possibilità di poter condividere l’articolo è molto importante, anche semplicemente potendo copiare/incollare il link del prodotto. In fondo, il passaparola rimane sempre e comunque il metodo più efficace per incrementare le vendite!

5. Suggerire prodotti simili

Spesso capita che un utente vada alla ricerca di un prodotto specifico per i motivi più svariati: conosce il brand, ha già provato il servizio, qualcuno gliel’ha suggerito, ha visto la pubblicità in tv. In questi casi, è compito di chi gestisce l’ecommerce indirizzarlo verso la scelta migliore per lui sia a livello di prezzo, sia per quanto riguarda funzionalità e prestazioni.

Il modo più adeguato per farlo è prevedere una sezione specifica che contenga i “prodotti correlati” e/o i “prodotti suggeriti”, cioè una serie di articoli complementari o alternativi che possono rientrare tra gli interessi, i gusti e le esigenze dell’utente di turno.

Una tecnica di questo tipo, tra l’altro, non solo migliora la user experience dell’acquirente, ma consente di mettere in pratica strategie di up-selling e cross-selling:

  • up-selling: tecnica di vendita che punta a invogliare l’utente ad acquistare più prodotti (o lo stesso prodotto in quantità maggiore), oppure un servizio/articolo con caratteristiche migliori;
  • cross-selling: tecnica di vendita che propone al cliente servizi/prodotti complementari a quello che ha già acquistato.

A lungo andare, i vantaggi diventeranno sempre maggiori, così come i guadagni e la soddisfazione da parte di chi ha già acquistato e consiglierà l’ecommerce attraverso il sistema di recensioni.

6. Prevedere una call to action di richiesta informazioni

Infine, ecco un’ultima caratteristica molto importante: la possibilità di poter richiedere informazioni, sempre e comunque. Bisogna tenere a mente, infatti, che non tutti gli utenti che esplorano un ecommerce sono subito disposti ad acquistare e, in alcuni casi, necessitano di ricevere qualche informazione extra per convincersi del tutto.

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Per evitare che l’utente abbandoni la scheda prodotto in preda ai suoi dubbi, è necessario integrare una call to action di richiesta informazioni: cliccandoci sopra l’utente verrà reindirizzato alla pagina dei contatti, dove potrà scegliere la modalità a lui più congeniale (anche qui, il consiglio è di dare ampia scelta tra email, telefono, messaggistica).

Per velocizzare, si può prevedere una sezione FAQ che racchiuda le principali domande poste dagli utenti con le relative risposte, concedendo al possibile acquirente ancora indeciso di procedere in totale autonomia.

3 errori da non commettere nella creazione di una scheda prodotto ecommerce

Finora sono state elencate le caratteristiche e le peculiarità che non dovrebbero mai mancare all’interno di una valida scheda prodotto ecommerce; al contempo, però, è bene non sottovalutare anche alcuni piccoli errori che, anche ingenuamente, in molti tendono a fare. Ecco i 3 principali:

1. Fare copia/incolla dei testi

Un errore molto comune che viene commesso da molti gestori di ecommerce sta nella redazione delle descrizioni dei prodotti, frutto di un semplice copia/incolla di testi inviati dai fornitori. Niente di più sbagliato, per due motivi nello specifico:

  • si confonde l’utente, che non riesce a capire il vantaggio nell’acquistare da un altro ecommerce e non direttamente da quello del fornitore;
  • si intacca negativamente la SEO, dato che il motore di ricerca etichetta come “copiati” i testi, penalizza il sito e lo relega alle ultime posizioni dei risultati delle ricerche.

Per evitare tutto questo, è fondamentale prestare molta attenzione ai testi inseriti all’interno dell’ecommerce cercando di renderli più originali possibili.

2. Sottovalutare la SEO

Collegato a quanto detto finora, l’ottimizzazione per i motori di ricerca non può essere sottovalutata, né tantomeno ignorata: le schede prodotto, infatti, non vengono visualizzate solo dagli utenti, ma anche e soprattutto da Google, che ne determina il posizionamento nei risultati delle varie ricerche.

Volendo fare riferimento a qualche numero, le ricerche che vengono effettuate quotidianamente su Google ammontano a 3,5 miliardi, di cui:

  • il 90% parte da desktop e avviene su Google;
  • il 35% ricerca un prodotto partendo da Google.

A fronte di questo, snobbare la SEO si rivela sempre e comunque controproducente. Non basta, infatti, realizzare un ecommerce graficamente “bello” e user friendly se poi è praticamente invisibile ai motori di ricerca. Di conseguenza:

  • il prodotto deve corrispondere a una parola chiave con un alto volume di ricerca e un basso livello di concorrenza;
  • la parola chiave deve essere contenuta nell’URL;
  • si devono inserire tag efficaci nel meta title e nella meta description;
  • le immagini devono essere ottimizzate e complete di keyword anche nel titolo, nella didascalia e nell’alt tag.

Ovviamente questi sono solo alcuni spunti, che vanno poi incrementati con strategie SEO studiate, mirate ed efficaci.

3. Omettere le spese di spedizione

Tra le esperienze più fastidiose che un utente può vivere all’interno di un ecommerce rientra il dover aspettare il checkout per scoprire a quanto ammontano le spese di spedizione. Anzi, per essere precisi, l’omissione di questa informazione negli step precedenti è spesso motivo di abbandono del carrello (circa il 61% dei casi), dato che chiunque vuole sapere fin da subito quanto dovrà pagare alla fine.

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Il consiglio, quindi, è di inserire i costi di spedizione fin dal principio, magari prevedendo una fascia fissa contenente anche un eventuale importo minimo per ottenere la spedizione gratuita.