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Posizionamento sito web: differenze con l’indicizzazione

Dopo aver messo online un sito o un blog, può capitare che si faccia fatica a vedere un incremento delle visite nonostante l’impegno e lo sforzo applicati. Probabilmente, il problema è legato al posizionamento che, non essendo estremamente efficace, non rende visibile il sito o il blog a chi cerca su Google.

Per fortuna, non è impossibile porre rimedio: esistono diverse tecniche e indicazioni da seguire per migliorarlo, soprattutto se si scelgono gli strumenti giusto che consentono a Google di “vedere” blog e sito e di far salire le visite. Le attività finalizzate a posizionare un sito web sono parte della SEO, della quale abbiamo parlato in questo articolo; dai un’occhiata dopo aver finito la lettura dei paragrafi successivi per approfondire la tematica!

Differenza tra indicizzazione e posizionamento

Prima di scoprire come posizionare al meglio un sito, è molto importante compiere una distinzione tra posizionamento e indicizzazione; spesso infatti si tende a fare confusione utilizzando i due termini come sinonimi, quando in realtà indicano due azioni completamente diverse:

L’indicizzazione consiste nel rendere visibile un sito Internet tra i risultati di un qualsiasi motore di ricerca indipendentemente dalla posizione che si ha nella SERP, cioè nella pagina del risultati di ricerca. Il posizionamento, invece, indica la posizione occupata da un sito indicizzato nella SERP dei motori di ricerca e che può variare sulla base di innumerevoli elementi tenuti in considerazione dagli algoritmi dei motori di ricerca.

In poche parole, tutti i siti che occupano una qualsiasi posizione nella SERP di un motore di ricerca devono essere necessariamente indicizzati da quest’ultimo, ma non tutti i siti indicizzati sono perfettamente posizionati.

Andiamo più nel dettaglio per capire meglio.

Che cos’è l’indicizzazione e a cosa serve

Tutti i siti che rientrano nell’indice di ricerca di Google e che, di conseguenza, figurano nella SERP vengono definiti “indicizzati”. L’indice è il motore di ricerca stesso, che filtra le varie pagine che gli vengono sottoposte e, attraverso i suoi algoritmi, le mette in ordine di rilevanza e di qualità del risultato.

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Ecco alcuni spunti per indicizzare al meglio un sito web:

  • se si tratta di un sito che è online già da parecchio tempo, è altamente probabile che esistono già, sparsi per il web, diversi link che rimandano a esso e che lo rendono indicizzato; per verificarlo, si possono fare delle prove effettuando delle ricerche tramite parole chiave specifiche (come il nome del brand);
  • si può richiedere l’indicizzazione manuale direttamente a Google, segnalandogli la presenza del sito attraverso la sitemap in XML; alcuni tools online permettono di generare automaticamente la sitemap, così da facilitare il processo di indicizzazione.

Ovviamente questi sono solo piccoli suggerimenti, quindi ogni webmaster troverà la strategia più adeguata (e vincente) per ottenere il massimo risultato.

Cos’è il posizionamento

Nel gioco della presenza online, l’indicizzazione serve per partecipare, mentre il posizionamento è fondamentale per vincere. Quest’ultimo, infatti, determina la visibilità di un sito e ambisce al raggiungimento dei primi risultati dell’indice di ricerca in relazione a determinate parole chiave.

Per fare un esempio: un sito posizionato a pagina 3 avrà probabilmente pochissime visite da parte di Google; al contrario, un sito che si trova in prima pagina riceverà un numero di click sicuramente più alto (e vantaggioso).

Come posizionare un sito web

Considerando, quindi, che il posizionamento di un blog o di un sito web è praticamente indispensabile, è necessario prestargli le dovute attenzioni e applicare delle piccole tecniche di miglioramento. Ecco di seguito 10 passi molto utili, soprattutto per siti appena nati che devono ancora trovare il loro posto nell’immenso mare del web:

1. Creare un account Google Analytics

Il primo passo da compiere sta nella creazione di un account Google Analytics, in modo da ottenere un codice/ID di monitoraggio da inserire nel proprio sito e verificarne la proprietà.

2. Iscriversi a Google Search Console

Successivamente, è consigliato iscriversi a Google Search Console e collegare il proprio sito, sempre per validarne la proprietà. Così facendo, Google può verificare che il sito appartiene realmente al proprietario dell’account Search Console, cioè uno degli strumenti più validi ed efficaci per il posizionamento di un sito.

3. Inviare a Google la sitemap

Dopo aver verificato il sito con Google, si può ottenere una corretta ottimizzazione inviando una sitemap del sito, cioè un indice in html che contiene informazioni utili per i motori di ricerca.

4. Iscrivere il sito a DMOZ

La directory di siti web DMOZ è molto utile per posizionarsi, dato che viene ampiamente preso in considerazione dalla maggior parte dei motori di ricerca e consente di dare maggiore affidabilità al proprio sito web rendendolo più accattivante e attraente.

5. Inserire la favicon

Se non è ancora stato fatto, bisogna inserire la favicon, cioè l’icona del brand, in ogni pagina del sito. Viene considerata dai motori di ricerca, quindi la sua presenza è a dir poco fondamentale.

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6. Ottimizzare le immagini

Un altro step favorevole al posizionamento prevede l’ottimizzazione delle immagini del sito attraverso il ridimensionamento e l’alleggerimento: queste due operazioni, infatti, velocizzano il caricamento delle pagine che, di conseguenza, vengono indicizzate meglio dai motori di ricerca. Non a caso, infatti, un fattore determinante per la bounce rate (cioè il tasso di rimbalzo, che indica il numero di utenti che entrano ed escono dal sito in pochi secondi) è proprio quello della velocità, che dovrebbe rimanere compreso tra 0,5 e 2 secondi.

7. Inserire i meta tags

I meta tags consistono in informazioni utili da inserire all’interno di un sito web e che forniscono descrizioni attinenti alle ricerche compiute dagli utenti. Si rivelano, da sempre, validi strumenti per facilitare la user experience degli utenti, oltre che per aumentare il numero di visite. I meta tag, quindi, aiutano gli utenti a identificare un sito e a decidere se possa essere rilevante o meno.

8. Controllare gli errori

Altro passo importante da compiere per un posizionamento valido è il controllo degli errori, soprattutto dei link interni ed esterni presenti, da fare prevalentemente per i siti appena avviati.

9. Collegare i social network

Al giorno d’oggi sarebbe impensabile avviare un sito web senza collegarlo ai principali social network come Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Google+ e molti altri che si rivelano utili per creare il cosiddetto “social engagement”, cioè un coinvolgimento da parte di utenti interessati allo stesso argomento. I canali social possono essere gestiti direttamente da Business Suite oppure attraverso tools esterni come Hootsuite.

10. Creare contenuti di valore

In ultimo, ma non per questo meno importante, è fondamentale creare contenuti di valore, scritti bene e che trattino argomenti virali e di interesse per il pubblico di riferimento. Inoltre, è consigliato aggiornarli spesso in modo da segnalare a Google un’attività costante e mirata e, al tempo stesso, fornire agli utenti argomenti sempre nuovi e coinvolgenti.